Ho scelto di non occuparmi di quel dolore pensando che mi sarei messa al sicuro ….

Così l’ho chiuso, l’ho rimpicciolito, gli ho dato altre forme, altre connotazioni. Ma è dolore

Anche se il ricordo di quello che sono stata, …… allora mi ritrovo certi giorni a lottare furiosamente contro la tristezza, contro la paura …..

Io non sono mai stata mia amica. Ci sono persone che sanno sempre cosa dire, che hanno un’idea su tutto, …….

Mi sono sempre sentita diversa, nel senso che gran parte dei miei pensieri e delle mie esperienze di vita sono difficili da spiegare.

Troppo qualcosa, troppo poco qualcos’altro, mai abbastanza.

È una fredda giornata d’inverno, è domenica pomeriggio. Lei porta ancora i capelli lunghi …..

Forse la risposta è proprio in tutto quello con cui ha riempito e colorato la sua vita, per non permetterle di rimanere in bianco e nero.

 

Sorprendente. Un piccolo capolavoro.

Breve romanzo, ma intenso, di una donna che ripercorre la sua vita. La morte della madre, poi del padre, il perdersi in amori inconcludenti, una vita che si compie e poi un’altra. Il suo restare sospesa in questo dolore che non trova fine.

Sorrisi rubati nelle serate con gli amici a colmare un vuoto infinito, nei giochi con i figli.

Momenti di tristezza nel ricordare gli eventi, i compleanni, i Natali vuoti e allo stesso tempo pieni.

Ricordi, e le ultime volte.

Scritto così bene che mi ha travolto.

A volte, i capolavori migliori sono scritti dagli esordienti.

Dovessi dare un voto, darei il massimo e pure la lode.

Recensione In nome di cosa di Annalisa Pirani, #Respira, trattieni il fiato, inspira. Il dolore è come il respiro, non puoi trattenerlo a lungo

In nome di cosa
di Annalisa Pirani
Scripta Maneant 2022 (114 pp)