Io e mia madre abbiamo continuato a correre, giù per le scale e poi per strada, dentro la notte, con la morte che ci inseguiva. Abbiamo corso e corso fino a quando non siamo capitati davanti al negozio di Mr. Charles … In ogni casco, una cosa è certa. Quella è stata la notte in cui ho imparato a correre.
Red e Dre mi hanno guardato, entrambi a bocca aperta per la sorpresa. Si capiva che riuscivano a leggere la rabbia sul mio viso, nei miei occhi. Dre è scivolato a terra e Red si è alzato dal tavolo, allontanandosi.
Io e il mio coach abbiamo corso lentamente intorno alla pista, con lui che mi intimava di tenere le braccia aderenti al corpo, una cosa non proprio facile da fare. Ha detto che lo stile è tutto quando si stratta di corre e che la corsa è più una questione di stile che di gambe che si muovono veloci.
Ha diviso i gruppi in base alle specialità. Visto che quasi tutti correvano su pista praticamente da una vita, il coach sapeva chi era uno scattista, chi correva lungo e chi correva tutta la robaccia che ci sta in mezzo.
Le strade possono essere rumorose per le auto e per il brusio delle persone, senza parlare del fatto che quando corri terrorizzato, come me in quel momento, l’unico vero rumore che senti è quello del tuo cuore che batte, una specie di colonna sonora paurosa che accompagna l’inseguimento.
Me ne sono stato lì per un po’, a guardare Sicko che spintonava tutti, fino a quando è successo quello che succede sempre. Una rissa. Tanto per cambiare. Quello scemo di Sicko aveva spinto la persona sbagliata. Un tizio che non conoscevo.
In più, volevo che la mia prima maglietta e i primi pantaloncini fossero quelli con cui correvo la prima gara. Ma mi ha fatto piacere che si preoccupassero per me. Non sono in molti a farlo. Potevo aggiungerli alla lista, con mia madre, Mr. Charles e, be’, Coach Brody. Ed era bello sentirsi parte della squadra. Era come se in quel momento ci fosse lì il vero me, quello vero, proprio lì, ma senza tante urla dentro.
Ci ho pensato su. Chi ero io? Castle Cranshaw, il ragazzo di Glass Manor con un segreto. …….. Ero il ragazzo con gli alterchi e il grosso fascicolo. Quello che urlava agli insegnanti e prendeva a pugni in faccia gli idioti che lo insultavano. Quello che si sentiva … diverso. E furioso. E triste. Quello con tante urla dentro. Ma chi volevo essere? Be’, questo era più difficile da dire. Non ne ero ancora sicuro. Ma di certo uno dei più grandi del mondo.
In questo libro ci sono tutte le premesse per piangere, per ridere, per imparare a sperare e per avere la certezza che al mondo esistono persone in grado di salvarci la vita, che molto spesso la scuola può diventare il nostro punto di riferimento e lo sport la nostra ancora di salvezza. Che una singola persona può salvare intere generazioni future. Che un singolo gesto può rovinarci per sempre o salvarci da morte certa.
Ghost che da “fantasma” diventa Castle Cranshaw, non perché prima fosse morto e poi diventa un bambino. No. Ma perché prima il mondo non si era mai accorto di lui, fino a quando non ha iniziato a correre per salvarsi da morte certa.
Castle ha dieci anni, un padre in prigione, una madre che lavora tanto e duramente per riuscire a mettere insieme il pranzo con la cena, comprare i vestiti necessari e pagare le bollette, e lui con un fascicolo scolastico pieno di note e di richiami. Perché Castle non è in grado ancora di dominare la sua rabbia, una rabbia fatta di frustrazioni, di problemi con i compagni e di cose più grandi lui.
Litiga spesso con i suoi compagni dai quali è preso in giro perché povero. Ha un sogno nel cassetto: diventare il migliore giocatore di basket che la storia conosca, un po’ perché gli piace ma anche per tirarsi fuori da quella situazione di povertà in cui vive. Frequentatore assiduo del campo di basket vicino casa sua, ogni giorno si siede e aspetta che una delle due squadre lo scelga per giocare ma non succede mai, e ogni sera torna a casa più avvilito che mai.
E, poi, il destino gli riserverà un’unica carta per riscattare sé stesso e il suo futuro.
Ghost. Per quanto veloce tu corra, non potrai mai scappare da te stesso
di Jason Reynolds
BUR 2021 (191 pp.)