Anthony Pagden: Oltre gli stati
Nessuna delle grandi sfide che ci pone il nostro presente può essere ormai affrontata da un singolo paese, per quanto potente. Nasce l’esigenza di pensare a qualcosa che finora era parsa soltanto pura utopia: alla prospettiva di un governo del pianeta che vada definitivamente al di là dei confini degli Stati-nazione, anche quando questi tendono ad assumere la forma di imperi. Questo libro, insieme realistico e visionario, scritto da un grande storico, ci proietta verso un possibile futuro non solo per l’Occidente, ma per un mondo finalmente in pace con se stesso.
Anthony Pagden insegna Storia e Scienza politica nella University of California a Los Angeles. Parla molto bene italiano e parte dell’anno risiede in Italia.
pp. 245, € 18
Giorgio Ianerò: Omero. Nausicaa e l’idillio mancato
Nausicaa non è una dea o una maga, come Calipso e Circe; non è sposa e madre, come la paziente Penelope. È un’adolescente nel cui carattere si alternano innocenza e desiderio, ingenuità e malizia. La principessa coltiva il desiderio nascosto di poter un giorno sposare Odisseo. Tra i due si sviluppa un dialogo intessuto di ambiguità, da cui traspare la promessa di un futuro destinato a non realizzarsi. Così questo canto, uno dei più lievi e indecifrabili di tutto il poema, diventa anche il racconto di un idillio mancato.
Il testo sarà corredato dalla traduzione dell’autore dei Canti VI e VII dell’Odissea.
Giorgio Ieranò, saggista e traduttore teatrale, insegna Letteratura greca all’Università di Trento.
pp. 160, € 14
Lorenzo Forni: Net Zero
Nella collana Ritrovare l’Italia
Oggi i fari sono divenuti un patrimonio culturale che non solo racconta la nostra storia di popolo di navigatori, ma offre la possibilità di ripararsi nei loro rigeneranti silenzi al cospetto del mare. L’itinerario si snoda tra coste e isole, da Genova a Trieste, con l’Arcipelago Toscano, la Sardegna, la Campania, la Sicilia, la Puglia, tutte grandi protagoniste.
Luca Bergamin, giornalista e scrittore, collabora con il «Corriere della Sera», «La Stampa», «Il Sole 24 Ore», il «Financial Times».
Jay Winter racconta ciò che accadde il 24 luglio 1923 sul Lago di Ginevra, quando venne firmato a Losanna l’ultimo trattato che poneva fine alle ostilità della Grande Guerra chiudendo un decennio di violenze. Il raggiungimento della pace ebbe dei costi piuttosto alti: introdusse nel diritto internazionale una definizione di cittadinanza basata unicamente sulla religione (andando a costituire un precedente per la pulizia etnica) e mise in moto le forze e le tensioni che portarono nel 1939 alla guerra globale.
Jay Winter è professore emerito di Storia nell’Università di Yale.
In occasione delle elezioni del 2022, l’esito del voto è stato chiaro e ha indicato una solida maggioranza a destra. Questo risultato non dà però risposte alle questioni ancora aperte rispetto alle trasformazioni del sistema politico italiano. Il volume si propone di fare luce su questi interrogativi, analizzando le ragioni profonde che hanno guidato le scelte delle elettrici e degli elettori italiani, alla luce delle proposte politiche offerte dalle coalizioni, i partiti e i loro leader.
L’Associazione ITANES dal 2008 porta avanti l’omonimo programma di ricerca originariamente ideato e promosso dall’Istituto Cattaneo allo scopo di favorire lo sviluppo e la diffusione delle conoscenze sui comportamenti di voto in Italia.
In questo libro si presentano criticamente i fenomeni della ripetizione nella scienza, nell’arte, nella vita e il tradimento della fiducia che nasce e viene alimentata dalla ripetizione. Vengono analizzate le cause dei fallimenti nel riprodurre molte ricerche delle scienze cognitive e sociali e si propongono rimedi a quella che si annuncia come la più grave crisi nella storia del metodo sperimentale, e non solo.
Paolo Legrenzi è professore emerito di Psicologia all’Università Ca’ Foscari di Venezia.
Carlo Umiltà è professore emerito di Neuropsicologia all’Università di Padova.
In questo volume l’autrice ci accompagna attraverso il linguaggio del dolore, e lo fa da una prospettiva psicolinguistica, ovvero considerando come le parole attraverso cui nominiamo il dolore possano avere non solo effetti diretti sull’elaborazione mentale, affettiva e cognitiva, ma anche effetti sui processi sensoriali attraverso cui uno stimolo potenzialmente lesivo viene elaborato e trasmesso al cervello.
Cristina Cacciari ha insegnato Psicologia generale nella Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
Direttore responsabile di No#News Magazine.