Ti avverto subito: detesto scrivere. Bisogna davvero che ci sia obbligato. Perché scrivere è soltanto una bugia che abbellisce la realtà. Una cosa da adulti.

Solo Nonna Rosa non è cambiata. Secondo me, è comunque troppo vecchia per cambiare. E poi anche troppo Nonna Rosa.

Ho una cosa da chiederti. So che ho diritto a un solo desiderio, ma il mio desiderio di un attimo fa più che un desiderio era un consiglio. …..ma se mi trovi così, non esitare a svegliarmi. Sarebbe stupido mancare all’appuntamento per così poco, no?

Avrei voluto resistere, ma all’ultimo momento l’ho lasciata fare, mi ricordava il tempo passato, il tempo delle coccole pure e semplici, il tempo in cui non aveva un tono angosciato per dirmi che mi voleva bene.

 

La voce narrante è quella di Oscar, un bambino di appena dieci anni, ricoverato in una struttura che si occupa di bambini malati di cancro.

Con la semplicità e l’innocenza dei suoi dieci anni, e con la maturità e la saggezza di un adulto di cento anni, Oscar ci insegnerà che la vita può regalarci momenti splendidi anche nelle situazioni peggiori, perché la vita è fatta di piccoli momenti di felicità.

E dietro l’indifferenza, la noncuranza, la tranquillità degli adulti, Oscar scoprirà la loro fragilità e la paura di fronte alla morte.

Oscar e la dama in rosa di Eric – Emmanuel Schmitt, #La fantasia può regalarci la felicità anche nei momenti più tristi

Oscar e la dama in rosa
di Eric – Emmanuel Schmitt
Edizioni EO (120 pp.)
traduzione di Fabrizio Ascari