Immaginate di trovarvi nel reparto alimentari, pronti a scegliere il vostro yogurt preferito, quando improvvisamente vi imbattete in un frammento di Proust sulla confezione. No, non state sognando: benvenuti nel mondo rivoluzionario dei “Good To Read Packs” di Bennet, dove fare la spesa diventa un’esperienza letteraria.
Dal carrello alla biblioteca: un viaggio inaspettato
In un paese come l’Italia, dove i tassi di lettura languono tristemente bassi, Bennet ha deciso di trasformare il packaging in pagine, offrendo ai suoi clienti non solo nutrimento per il corpo, ma anche per la mente. L’iniziativa “Good To Read Packs” è più di un semplice progetto di marketing: è una missione culturale che mira a risvegliare la passione per la lettura nei cuori degli italiani, un sacchetto della spesa alla volta.
Letteratura da scaffale: quando Dostoevskij incontra il detersivo
Immaginate di scorrere le dita su una confezione di pasta e trovarvi a leggere le prime righe de “Il Gattopardo”. O di afferrare una scatola di cereali e imbattervi in un monologo di Amleto. Bennet ha trasformato l’ordinario in straordinario, creando un ponte inaspettato tra consumismo e cultura. Questi “pack speciali” non sono solo contenitori, ma portali verso mondi immaginari, inviti silenziosi a esplorare le grandi opere della letteratura.
Il supermercato come palestra per la mente
L’idea alla base di questa iniziativa è tanto semplice quanto geniale: se non possiamo portare le persone in libreria, portiamo la libreria alle persone. In un’epoca in cui siamo bombardati da informazioni frammentarie e superficiali, Bennet ci ricorda che il vero benessere è un equilibrio tra corpo e mente. E cosa c’è di meglio di un classico della letteratura per nutrire il nostro intelletto affamato?
Oltre lo scaffale: un invito alla scoperta
Ma Bennet non si ferma qui. Consapevole che questi assaggi letterari potrebbero accendere una scintilla di curiosità, l’azienda ha ampliato la sua offerta di libri, sia nei negozi fisici che online. Dal thriller del momento al romanzo storico, passando per i grandi classici, c’è un libro per ogni palato letterario. È come se Bennet ci stesse dicendo: “Hai assaggiato, ora è il momento di fare un vero banchetto culturale“.
In un mondo dove la cultura sembra sempre più marginalizzata, l’iniziativa di Bennet brilla come un faro di speranza. Ci ricorda che la letteratura non è un lusso per pochi, ma un nutrimento essenziale per tutti. E chissà, la prossima volta che farete la spesa, potreste tornare a casa non solo con il frigorifero pieno, ma anche con una mente affamata di nuove avventure letterarie. Perché, come ci insegna Bennet, il cibo per la mente è altrettanto importante di quello per il corpo.
Direttore editoriale di No#News Magazine.
Viaggiatore iperattivo, tenta sempre di confondersi con la popolazione indigena.
Amante della lettura, legge un po’ di tutto. Dai cupi autori russi, passando per i libertini francesi, attraverso i pessimisti tedeschi, per arrivare ai sofferenti per amore, inglesi. Tra gli scrittori moderni tra i preferiti spiccano Roddy Doyle, Nick Hornby e Francesco Muzzopappa.
Melomane vecchio stampo: è chiamato il fondamentalista del Loggione. Ama il dramma verdiano così come le atmosfere oniriche di Wagner. L’opera preferita tuttavia rimane la Tosca.