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#We Are Who We Are:  La ricerca del proprio posto nel mondo secondo Guadagnino.

Diretta dal regista Luca Guadagnino (Melissa P, Chiamami Col Tuo Nome, Suspiria), We are Who We Are è la nuova serie co-prodotta da Sky Studios e l’emittente americana HBO interamente incentrata sulla questione adolescenziale e sui problemi esistenziali che caratterizzano questo periodo della vita.

Ambientata nel 2016, narra le vicende di Fraser (Jack Dylan Grazer), quattordicenne americano alquanto introverso che, trasferitosi con la madre Sarah (Chloe Sevigny) e la compagna di quest’ultima, Maggie (Alice Braga), in una base militare americana a Chioggia dopo che il genitore ha ottenuto il ruolo di comandante della caserma, dovrà tenere a bada i suoi demoni interiori a causa della forte rigidità che vige nel nuovo ambiente.

Inizialmente disorientato, verrà incuriosito dalla presenza di una ragazza di colore, Caitlin (Jordan Kristine Seamòn), apparentemente differente da lui ma con la quale instaurerà un rapporto che aiuterà entrambi nel difficile processo di crescita.

Oltre l’ottima meticolosa regia di Guadagnino e la sceneggiatura di autori come Francesca Manieri e Paolo Giordano, We Are Who We Are ha senza dubbio dalla sua parte un cast giovane e fresco, senza artifizi, composto da ragazzi semplici e facce note o meno nel mondo della recitazione e tra i quali spicca Francesca Scorsese (nel ruolo di Britney), figlia del famoso regista italo americano Martin Scorsese che, da buon sangue, sembra essere una piccola stella nascente del panorama cinematografico.

Recensione We are Who We Are, #We Are Who We Are:  La ricerca del proprio posto nel mondo secondo Guadagnino.

Altro aspetto altamente positivo è il format: 8 episodi la cui durata oscilla tra i 45 e i 60 minuti, ottime tempistiche per intrattenere e gettare lo spettatore interamente nella storia, permettendogli di comprendere ciò che sta succedendo senza annoiarlo.

We Are Who We Are è un vero inno alla ricerca di un proprio posto nel mondo, una ricerca che parte proprio dal periodo più complesso del vissuto di una persona, ovvero quello adolescenziale, configurandosi come una mera descrizione di un momento di transizione, quello del passaggio dall’infanzia alla vita adulta e che porta, inevitabilmente, a responsabilità ed obblighi a cui adempiere.

Chiunque, durante questi difficili anni, è chiamato ad affrontare problemi che riguardano la propria esperienza di crescita.

Primi amori, difficoltà di entrare a far parte di un gruppo, diatribe tra genitori e figli, primi approcci alla sfera sessuale e incomprensioni sono i temi principalmente trattati dalla miniserie la quale mostra senza troppi giri di parole che a quell’età sembrano ostacoli quasi insormontabili ma, se si ha una spalla, un valido compagno di viaggio, è possibile affrontarli e prenderne atto.

Importante, però, è non rinunciare mai ad essere sé stessi, come sottolinea il titolo della serie stessa. “Siamo quello che siamo”, indipendentemente da dove viviamo, da chi abbiamo intorno e chi ci chiedono di impersonare: esseri imperfetti che, se sentiti apprezzati ma soprattutto compresi, riescono a maturare la parte migliore di sé.

We Are Who We Are è in onda su Sky Atlantic dal 9 ottobre 2020.

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