Passeggiando per il quadrilatero milanese, probabilmente la vostra attenzione sarà attratta da una serie di cuoricini disegnati sul marciapiede vi condurranno in via Lupetta 3, una traversa di via Torino.

Qui la galleria MA-EC, la prima galleria cinese di arte contemporanea in Italia, vi propone una visione innovativa dell’arte cinese, lontana dai soliti stereotipi di un arte “copiata”.

Per la prima volta, a Milano c’è una galleria che fa dialogare l’arte cinese con quella italiana, per far conoscere al pubblico la cultura di un popolo completamente diverso, ma che molto spesso ha paure e speranze simili alle nostre.

Un esempio perfetto della fusione di questi due mondi è la mostra “Lovvism – L’amore va di moda” dell’artista Angelo Crucciani, aperta dal 2 luglio al 29 agosto.

L’autore è irriverente fin dall’opera-simbolo della mostra, “Lovvism”, dove nella bandiera nazista al posto della svastica c’è un enorme cuore.

Sorprendentemente le opere sono realizzate utilizzando timbri a forma di cuori, così l’artista vuole mandare un messaggio diretto e semplice “il cuore per me è essenza su cui costruisco l’immagine, è la possibilità dell’invisibile di diventare materia. Il simbolo diventa matrice, pixel che costruisce l’estetica; e il timbro rimane l’elemento trasversale che accomuna tra di loro gli elaborati”.

Infatti in “Piove Amore”, il protagonista è il volto di una anziana poetessa amica dell’artista che è deceduta da poco. Cruciani in questa opera ha voluto esprimere tutta l’ammirazione che provava per lei trasformando la pioggia da elemento fastidioso a portatore di amore.

Oltre ai quadri ci sono anche delle fotografie, realizzate da una collaborazione tra Cruciani e Scrima, dove vengono riportati: flash mob, street art e la sua collezione che ha realizzato per Pitti, dove la divisa militare viene connessa ad un messaggio di amore, quasi a voler creare un esercito dell’amore.

Si muove sempre sul tema della guerra contrapposto all’amore anche nelle opere che raffigurano la bandiera americana, quella israelita, cinese e giapponese, simboleggiando la forza dirompente di questo sentimento se solo venisse applicato più di frequente.

Poi si passa a una tematica tutta spirituale e di denuncia con le opere “Money is Love”, “Miss Yuan”, dove si vede la tendenza di oggi a sostituire la ricerca dell’amore con l’inseguimento del denaro, o l’opera “Out of Matrix” in cui è rappresentato tutto il percorso interiore dell’artista che lascia una visione più cupa, vista nella mostra “Apokalypse”, per una più serena e piena di amore, nella mostra attuale.

L’ultima sala simboleggia tutti gli aspetti dell’Amore partendo da “Understood”, dove la mente ha trovato la pace nell’illuminazione, si prosegue con un avvertimento “Venus of love” e “Love Poison”, dove l’amore ha anche un aspetto distruttivo, infine c’è il trittico “Santo Graal”, “Madre Amore” e “Santo Amore”, dove viene rappresentata la parte più pura dell’amore.

La mostra è un insieme di esperienze diverse ed esaltanti, in ogni angolo ti imbatti nella visione alternativa di Cruciani, dove l’unico protagonista è l’Amore.