Nella bellissima location di Palazzo Reale, in prima mondiale assoluta, è stata allestita una mostra che lascerà quasi ubriachi i visitatori, i quali saranno inebriati dalle opere d’arte allocate nella prima sala che fanno da cornice a delle bellissime e laboriose creazioni sartoriali, saranno sorpresi dalla manualità con cui i capi sono stati assemblati, resteranno increduli per la geniale creatività e, non da ultimo, il prezioso lavoro con cui le modelliste estraggono i modelli dai bozzetti degli stilisti e dalle lavorazioni che le esperte sarte producono, e dalla maestria con cui i ricamatori elaborano trame dai disegni quasi pittorici.
La mostra è un inno al genio visionario degli iconici stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana, sostenuta dal Comune di Milano prodotta da Palazzo Reale e IMG, è stata curata da Florence Müller, la cui fama internazionale non ha di certo bisogno di presentazioni.
Una mostra paragonabile a un numero infinito, inquantificabile nella sua totale bellezza.
Gli stilisti D&G hanno scelto come prima tappa Milano per ringraziare la città che li ha accolti, sostenuti e fatti diventare famosi in tutto il mondo.
Nella prima sala, il visitatore è accolto da una miriade di abiti non solo unici per il design ma anche per i tessuti e i decori utilizzati. Soffermatevi a guardare la cura con cui la fettuccia viene intrecciata fino a formare un vestito che pare una rete, una rete che non cattura pesci in mare ma il vostro cuore e i vostri occhi, guardate la preziosità del corpetto in un tessuto antico, per non parlare della miriade di penne a creare una sontuosa gonna.
Ogni sala ha un tema: dai lampadari di Murano ai costumi delle opere (Turandot, Norma, Tosca, Rigoletto; Traviata) dai capolavori televisivi alle ceramiche siciliane, e gli abiti presenti non fanno altro che rappresentare ciò a cui i due stilisti si sono ispirati, nel corso degli anni, per dare vita ai loro abiti. Ispirazione che ha saputo unire tradizione e innovazione, l’arte, la musica, l’architettura ma soprattutto le tradizioni popolari. I magnifici merletti siciliani diventano seducenti abiti, le tovaglie di broccato intarsiate e ricamate diventano iconici soprabiti, l’umile rafia veste le donne con emblematici abiti e iconici cappelli, e poi il tripudio di perle e gemme e affascinanti piume di esotici uccelli. Dalle ispirazioni degli abiti cosacchi nasce una raffinata collezione mentre dall’antica Grecia una collezione di jeans ineguagliabile. Abiti rivoluzionari, sensuali, sfacciatamente unici.
Com’è noto, i due geniali stilisti non solo creano abiti ma esaltano la storia attraverso i tessuti scelti, ogni singolo dettaglio evoca un passato glorioso, ogni capo glorifica il lavoro artigianale. Soffermatevi a guardare i ricami che non sono solo belli da vedere o esaltanti di un lavoro lungo e minuzioso ma frutto di una consapevolezza passione per il bello.
I fili ricamati si intrecciano fino a formare la pennellata di un pittore. Alta sartoria, Alta gioielleria, Alta Moda.
Alta unicità italiana.
Grazie e Domenico Dolce e Stefano Gabbana, non solo per il loro lavoro, ma perché negli anni hanno reso ancor più unica la moda italiana.
Meravigliatevi con gli occhi ma guardatela col cuore.