Su un lago ghiacciato nella penisola di Notsuke, un lembo di terra che sporge dalla costa est di Hokkaido, il rinomato artista floreale Azuma Makoto ha costruito la terza scultura botanica di una serie in corso chiamata “Frozen Flowers”.
La prima edizione è stata realizzata nello stesso luogo nel 2019 e nuovamente nel 2021, e ogni anno le condizioni sono state leggermente diverse. L’artista è interessato a come variabili come la temperatura, il vento o le nevicate possano alterare l’ambiente circostante e rendere ogni versione unica.
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Un aspetto importante della pratica di Makoto è lavorare in simbiosi con la natura e adattarsi ad essa, trovando un equilibrio collaborativo in modo da non cercare di controllarla né di esserne controllato. Disposte su un ponteggio e circondate da un campo di neve, le masse di fiori e foglie in una gamma di colori e texture vengono bagnate con acqua prima di solidificarsi in migliaia di ghiaccioli. L’artista e un team di assistenti lavorano tutta la notte, aspettando che le temperature siano al loro minimo per far sì che il ghiaccio si formi rapidamente. La mattina seguente, il sole rivela la composizione finita, fondendo velocemente il design.
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Attraverso le stagioni, Makoto vede come l’area si trasforma e nel tempo ha assistito agli effetti dei cambiamenti climatici sulla penisola. Si propone di continuare ad installare nuove versioni di fiori ghiacciati negli anni a venire per documentare l’ambiente in continua evoluzione. Trovate altre opere dell’artista sul suo sito web e su Instagram.
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Direttore editoriale di No#News Magazine.
Viaggiatore iperattivo, tenta sempre di confondersi con la popolazione indigena.
Amante della lettura, legge un po’ di tutto. Dai cupi autori russi, passando per i libertini francesi, attraverso i pessimisti tedeschi, per arrivare ai sofferenti per amore, inglesi. Tra gli scrittori moderni tra i preferiti spiccano Roddy Doyle, Nick Hornby e Francesco Muzzopappa.
Melomane vecchio stampo: è chiamato il fondamentalista del Loggione. Ama il dramma verdiano così come le atmosfere oniriche di Wagner. L’opera preferita tuttavia rimane la Tosca.