Jónína Guðrún Óskarsdóttir lavora come caposala in un piccolo centro sanitario. Nel tempo libero ama fotografare e condividere ciò che la circonda. Fortunatamente per noi, dal momento che vive sulla costa orientale dell’Islanda, i suoi dintorni sono incredibili.
Come potete immaginare, ha molte opportunità per fotografare l’aurora boreale. Ma ciò che ha davvero attirato l’attenzione sono state le fotografie che ha scattato durante un giorno in cui rare nuvole arcobaleno riempivano il cielo.
Queste nubi stratosferiche polari (PSC) dipingono il cielo con diverse strisce colorate. Le PSC sono un tipo di nube ondulata che si trova più spesso sottovento rispetto alle catene montuose. Come previsto, le straordinarie immagini delle nuvole arcobaleno di Óskarsdóttir presentano montagne prominenti. Le nuvole colorate si formano quando la bassa stratosfera raggiunge i -81°C.
Normalmente, le nuvole non compaiono nella bassa stratosfera; ma a temperature così basse, le molecole d’acqua presenti si trasformano in piccoli cristalli di ghiaccio. Questi cristalli di ghiaccio formano le nuvole. Quando la luce del sole colpisce queste nuvole, i cristalli di ghiaccio disperdono la luce e producono deliziose striature colorate.
Le PSC sono suddivise in diverse categorie, comprese le nuvole di madreperla. Conosciute anche come PSC di tipo II, queste nuvole sono formate da acqua pura e, come tali, producono colori più intensi. Affinché si formino, deve essere ancora più freddo (-83°C).
Anche se le nuvole madreperlacee sono rare da vedere, condizioni estremamente gelide hanno colpito l’area alla fine di gennaio, quando Óskarsdóttir è riuscita a catturare l’attimo. Óskarsdóttir, che usa il suo hobby fotografico come un modo per rilassarsi dal suo lavoro stressante, di solito vede queste nuvole colorate due o tre volte l’anno.
Spera che condividendo il suo lavoro, le persone se ne andranno con un sorriso e una connessione positiva con la natura.
Direttore editoriale di No#News Magazine.
Viaggiatore iperattivo, tenta sempre di confondersi con la popolazione indigena.
Amante della lettura, legge un po’ di tutto. Dai cupi autori russi, passando per i libertini francesi, attraverso i pessimisti tedeschi, per arrivare ai sofferenti per amore, inglesi. Tra gli scrittori moderni tra i preferiti spiccano Roddy Doyle, Nick Hornby e Francesco Muzzopappa.
Melomane vecchio stampo: è chiamato il fondamentalista del Loggione. Ama il dramma verdiano così come le atmosfere oniriche di Wagner. L’opera preferita tuttavia rimane la Tosca.