In un remoto angolo delle montagne norvegesi di Vestre Slidre, un’affascinante scoperta è venuta alla luce: una rara moneta d’oro bizantina, risalente a più di mille anni fa. Questo reperto straordinario, noto come il histamenon nomisma, racconta una storia di viaggi, potere e connessioni tra culture lontane.
Il histamenon nomisma era una moneta di peso standard introdotta nell’Impero Bizantino intorno al 960 d.C. Questa moneta, probabilmente coniata a Costantinopoli, l’antica capitale dell’impero, è un vero gioiello numismatico. Su una faccia è raffigurata l’immagine di Gesù che tiene in mano una Bibbia, mentre sull’altra sono rappresentati i fratelli Basilio II e Costantino VII, i governatori dell’epoca. Le iscrizioni in greco e latino aggiungono un fascino ulteriore a questo capolavoro.
Ma come è arrivato questo prezioso pezzo in Norvegia, così lontano dalla sua terra d’origine? Gli studiosi ipotizzano che il re norvegese Harald III, che governò il paese tra il 1045 e il 1066, possa aver avuto accesso alla moneta durante il suo soggiorno a Bisanzio come guardia degli imperatori, intorno al 1034. In quel periodo, era comune che le guardie avessero il diritto di saccheggiare il palazzo dopo la morte di un imperatore, e durante la permanenza di Harald a Costantinopoli ne morirono ben tre.
Questa scoperta straordinaria ha catturato l’attenzione di un team di archeologi che ora studiano il sito di Vestre Slidre. Ulteriori scavi nella zona sono previsti per il 2024, nella speranza di svelare ancora di più sul viaggio di questa magnifica moneta d’oro attraverso i secoli e le distanze.
Il histamenon nomisma ritrovato in Norvegia è un tesoro che affascina per la sua bellezza e per la sua storia. Questa moneta d’oro, in condizioni eccellenti, rappresenta un legame unico tra l’Impero Bizantino e il lontano nord, un ponte tra culture e tempi diversi. Ogni dettaglio di questo reperto, dai cerchi tratteggiati sul bordo alle raffigurazioni dei sovrani, evoca un passato ricco di splendore e mistero. È una finestra su un mondo lontano, che ci invita a esplorare le interconnessioni e le sorprendenti avventure del passato.
Direttore editoriale di No#News Magazine.
Viaggiatore iperattivo, tenta sempre di confondersi con la popolazione indigena.
Amante della lettura, legge un po’ di tutto. Dai cupi autori russi, passando per i libertini francesi, attraverso i pessimisti tedeschi, per arrivare ai sofferenti per amore, inglesi. Tra gli scrittori moderni tra i preferiti spiccano Roddy Doyle, Nick Hornby e Francesco Muzzopappa.
Melomane vecchio stampo: è chiamato il fondamentalista del Loggione. Ama il dramma verdiano così come le atmosfere oniriche di Wagner. L’opera preferita tuttavia rimane la Tosca.