Nel suo saggio politico De Monarchia (1312-1313) Dante si definì un albero che fruttifica e non una voragine che inghiotte (1). È a questa visione che l’artista multimediale Felice Limosani si è ispirato nel concepire il progetto culturale Dante. Il Poeta Eterno che avrà la sua sede negli spazi del Complesso Monumentale di Santa Croce di Firenze dal 14 settembre 2021 al 10 gennaio 2022.

Un progetto innovativo che non intende “spiegare” la Divina Commedia ma “raccontare” Dante Alighieri e l’attualità del suo messaggio universale, che oggi vede la luce grazie alla fondamentale collaborazione tra il FEC – Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno, il Comune di Firenze, l’Opera di Santa Croce e Felice Limosani Studio s.r.l. Società Benefit. Il progetto viene presentato questa mattina da Felice Limosani insieme ai rappresentanti degli enti promotori, il Vice Prefetto Vicario Paola Berardino, l’Assessore alla Cultura del Comune di Firenze Tommaso Sacchi e la Presidente dell’Opera di Santa Croce Irene Sanesi.

“La mostra Dante. Il Poeta eterno testimonia ancora una volta la natura multipolare del Ministero dell’Interno, impegnato con le sue articolazioni territoriali, le Prefetture, anche nell’amministrazione e tutela del patrimonio del Fondo edifici di culto (FEC), composto da beni dotati di un incommensurabile valore artistico, storico, culturale e religioso. – dichiara Paola Berardino, Vicario del Prefetto di Firenze. Nella gestione di questo inestimabile patrimonio culturale, la Prefettura di Firenze è impegnata da anni a favorire la conclusione di accordi di valorizzazione con i vari enti, con lo scopo di promuovere la partecipazione a iniziative culturali, editoriali ed espositive. Seguendo questa linea di collaborazione tra istituzioni, la Prefettura ha accolto con estremo favore il progetto presentato dall’artista Felice Limosani, mettendo a disposizione i locali necessari per la mostra facenti parte del complesso monumentale di Santa Croce di proprietà del FEC”.

Dante. Il Poeta Eterno nasce dall’idea di Felice Limosani di attualizzare la straordinaria opera dell’incisore Gustave Dorè e raccontare l’avventura umana di Dante a partire dalla ricchissima eredità culturale, morale e spirituale lasciata dal Sommo Poeta, ancora oggi così prolifica. Un progetto che proprio in Santa Croce, luogo della memoria condivisa e spazio dantesco per eccellenza, intende riconciliare la figura di Dante con la sua città natale – Firenze, città- laboratorio culturale per definizione – riportandola in alcuni dei luoghi che ne hanno intrecciato la biografia, e che vuole rendere ancora più vivo e attuale il suo messaggio attraverso il linguaggio culturale delle Digital Humanities, di cui Limosani è uno dei principali interpreti artistici, con un approccio che associa discipline umanistiche e tecnologie digitali.

“ll Complesso Monumentale di Santa Croce costituisce il luogo ideale per accogliere Dante, il Poeta Eterno di Felice Limosani – sottolinea Irene Sanesi, Presidente dell’Opera di Santa Croce. Una sede naturale, perché Santa Croce è il luogo della memoria, è il luogo dove passato, presente e futuro siglano una convivenza e un ponte anche verso una prospettiva nuova. L’anniversario dantesco è un evento provvidenziale in questa fase storica: la lezione civile e poetica di Dante e la sua esistenza votata con passione alle vicende delle comunità in cui ha vissuto sono un modello per le donne e gli uomini di ogni tempo, ancor più oggi, in un momento storico in cui la pandemia chiede forza per affrontare le difficoltà e coraggio per guardare al futuro.”

Il lavoro di rilettura dell’eredità dantesca è reso possibile grazie all’autorevole direzione scientifica del Professore Emerito di Letteratura Italiana Enrico Malato, in collaborazione con il Centro Pio Rajna – Centro di studi per la ricerca letteraria, linguistica e filologica e al fondamentale supporto di un importante Comitato Scientifico che vede la Presidenza Onoraria di Beatrice Garagnani Ferragamo ed è composto da (in ordine alfabetico): Don Alessandro Andreini, Lucia Battaglia Ricci, Paola Berardino, Paolo Conti, Luca De Biase, Don Alfredo Jacopozzi, Enrico Malato, Padre Gabriel Marius, Maria Marzullo, Andrea Mazzucchi e Jeffrey Schnapp.

“La meraviglia di Dante è che rimane sempre attuale: secolo dopo secolo la sua opera immane e poliedrica, a partire dalla Divina Commedia, ha sempre nuovi livelli di lettura e di conoscenza – commenta Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura del Comune di Firenze. La sua sterminata eredità non rimane immobile ma ha la straordinaria capacità di rinnovarsi e di parlarci ogni volta in modo diverso. Nell’anno dantesco Firenze è dunque lieta di ospitare una mostra che ha l’ardire di unire le nuove tecnologie con i messaggi universali del Sommo Poeta: un’esposizione fortemente evocativa che non mancherà di affascinare e incuriosire.”

L’opera Dante. Il Poeta Eterno verte sulle incisioni di Gustave Doré – incisore francese considerato uno dei massimi illustratori della Commedia dantesca – dalle quali Limosani ha sviluppato un progetto multimodale (e non solo multimediale). L’idea fondante è quella di creare una grande mostra attraverso contenuti trattati per essere fruibili anche sotto forma di didattica digitale in ambito scolastico e in una programmazione scientifica a beneficio di attività sociali e di cura ospedaliera.

Partendo dalla digitalizzazione di 135 tavole di Dorè – rese disponibili dalla Fondazione Alinari Firenze – le immagini del viaggio ultraterreno di Dante dall’Inferno al Paradiso costituiranno un percorso perfettamente in armonia con il Chiostro del Brunelleschi, la Cappella Pazzi, la Cripta e il Cenacolo di Santa Croce. L’allestimento prevede tre livelli di esposizione con immagini statiche retro illuminate, immagini animate con proiezioni e movimento nelle immagini attraverso la realtà virtuale, per una fruizione intimistica e contemplativa abbinata all’esperienza interattiva e digitale. Un unicum che offrirà un’esperienza museale aggiornata ai nuovi linguaggi, rispettosa del luogo ed evoluta nella sua narrazione.

Nel solco della tradizione iconografica nata immediatamente dopo l’uscita della Commedia nel 1320 – che nei secoli ha visto i più grandi artisti impegnarsi per dare la loro visione del poema – nel diciannovesimo secolo Doré ha creato un modello di rappresentazione che ha modificato l’interpretazione successiva del viaggio dantesco. Dante. Il Poeta Eterno porta avanti questa tradizione, riconoscendone la storia e facendo ulteriori passi avanti in questo percorso. Ancora una volta, quindi, Dante si trova a essere riformulato in modo innovativo e il fatto che il suo messaggio universale possa ancora declinarsi in termini nuovi, attualizzandosi ulteriormente, è il chiaro segnale della sua inesauribile vitalità. Da sempre Dante è percepito come qualcosa di strutturalmente “altro” da noi, e proprio questa alterità è il motivo dell’interesse nei confronti suoi e della sua opera. Grazie all’incontro con questi mondi “altri” – quello di Dante, quello di Dorè e ora quello di Limosani, che superando il concetto obsoleto di opera unica, originale o copia, trasforma le opere del passato in organismi viventi e vitali soprattutto per le nuove generazioni – Dante. Il Poeta Eterno ha l’obiettivo culturale e sociale di restituire alla letteratura e all’arte il potere trasformativo che le è proprio, offrendo chiavi innovative per sperimentare la Commedia e aprendo nuove modalità di concepire il rapporto con l’opera d’arte.

La transizione digitale dei nostri saperi sta alla base delle Digital Humanities: l’incontro con le nuove tecnologie non offre soltanto un modo per preservare e valorizzare il patrimonio culturale, ma è anche, soprattutto, in grado di modificare il nostro modo di interpretare la tradizione. Questo continuo rinnovamento si è sempre verificato negli studi danteschi e con Dante. Il Poeta Eterno trova una nuova dimensione applicativa dell’incontro con Dante e il suo messaggio, che andrà al di là della sola esperienza di visita. Dopo la chiusura della mostra a gennaio 2022 il percorso di Dante. Il Poeta Eterno proseguirà infatti con altre modalità e in altri ambiti.

“La rivoluzione digitale in atto, da una parte apre a nuove visioni espressive con linguaggi inediti, dall’altra sta cambiando il modo in cui la cultura viene rappresentata, fruita e divulgata – sottolinea Felice Limosani. Il connubio tra tecnologia e arte offre una sintesi innovativa, sotto forma di umanistica digitale, maggiore della somma di entrambe. In questa dimensione, il patrimonio storico culturale può essere attualizzato e condiviso come esperienze multidisciplinari che si intrecciano in ambito museale, didattico e sociale, giungendo a coniugare cultura, educazione e solidarietà. Emancipandosi dai vecchi modelli e con un approccio scientificamente rigoroso si può anche sconfinare nell’intrattenimento e nella spettacolarità per diffondere cultura e conoscenza di qualità a un maggior numero di persone.”

Grazie alle tecnologie di nuova generazione e a una progettazione multimodale, i contenuti di Dante. Il Poeta Eterno continueranno a diffondere l’esperienza dantesca con modelli di divulgazione esperienziale e di cura sperimentale elaborati con la piattaforma di innovazione H-Farm Treviso. A questo proposito sono state già avviate delle collaborazioni per la pianificazione di un lavoro tecnico scientifico che a vario titolo coinvolge educatori, docenti, pedagogisti, psicologi, sociologi, neuroscienziati ed esperti della Comunità di San Patrignano, della Fondazione dell’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze, dell’Istituto Dino Compagni di Firenze e del Conservatorio San Niccolò di Prato.

“Recenti studi pubblicati hanno dimostrato che le cyberterapie e le realtà multisensoriali simulate, impattano positivamente sui programmi di reinserimento, riabilitazione sociale e cura – aggiunge Beatrice Garagnani Ferragamo, Presidente Onorario Comitato Scientifico. Queste evidenze rendono immediatamente comprensibile quanto positivo e concreto possa essere l’impatto di un progetto come Dante. Il Poeta Eterno su soggetti fragili e svantaggiati come persone sottoposte a provvedimenti restrittivi causati da tossicodipendenze, ludopatie, alcolismo, o pazienti, degenti, detenuti, apportando un reale beneficio sociale. L’attualità e la forza del messaggio di Dante, l’alto valore educativo dei contenuti trattati e il linguaggio immersivo e coinvolgente utilizzato per veicolarli rendono Dante. Il Poeta Eterno un progetto pionieristico, che apre a nuovi paradigmi culturali e rappresenta un’occasione fondamentale per elaborare un’esperienza didattica e formativa innovativa e adeguata ai tempi, di cui sono felice e onorata di essere ambasciatrice.”

Il progetto Dante. Il Poeta Eterno è candidato al Calendario Ufficiale per le celebrazioni dei settecento anni dalla morte di Dante Alighieri del MiBACT, Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo.