La mostra ART COLORS DESIGN / Salvati e Tresoldi x Saporiti Italia, in programma all’ADI Design Museum di Milano dal 7 al 22 ottobre 2023, ripercorre dieci anni di intensa collaborazione tra la Saporiti Italia, storica azienda del design italiano fondata nel 1948 da Sergio Saporiti a Besnate (Varese), e lo Studio Salvati e Tresoldi.

La mostra della Saporiti Italia prosegue il racconto delle proprie collaborazioni con importanti studi di architettura e design, avviato lo scorso autunno con l’esposizione ‘100+1. Alberto Rosselli per Saporiti Italia’, sempre all’ADI Design Museum.
L’esposizione è stata realizzata in collaborazione con lo Studio Salvati di Milano e lo Studio GPT / Gaffurini Pagani Tresoldi di Lugano.

Il percorso espositivo si sviluppa all’interno della Sala Compasso d’Oro, mettendo in luce le peculiarità che hanno caratterizzato l’incontro progettuale fra queste due realtà, a partire dallo stretto rapporto tra arte, architettura e design. Un’intuizione, all’epoca antesignana, che il lavoro di Salvati e Tresoldi ha saputo sviluppare sia con la creazione di oggetti d’arredo storici prodotti negli anni ’80 da Saporiti Italia – come le sedie Omaggi e Diana, i tavoli Geometric ed El Lissitksy e la poltrona Miamina, esposti insieme a disegni e pubblicazioni – sia con esperienze memorabili come la mostra “Moderno e Moderno” alla Galleria del Milione.

Laureati nel 1960 al Politecnico di Milano con Carlo De Carli, promotore del concetto di spazio primario, ovvero spazio fondamentale dell’abitare, Alberto Salvati e Ambrogio Tresoldi sviluppano il loro lavoro nella confutazione dei principi del movimento razionalista e, in particolare, della macchina per l’abitare di Le Corbusier.Trasformano gli spazi dell’abitare da ‘spazi primari’ in ‘spazi di libertà’, cambiando il concetto di cellula abitativa, da ambiente rifugio a palcoscenico aperto allo spettacolo del vivere quotidiano.Con il loro lavoro, tra il 1960 e il 1980, Salvati e Tresoldi animano la scena culturale milanese portando al centro della loro ricerca la confluenza tra arte e architettura, soprattutto attraverso l’uso del colore.Gio Ponti, che dirige la rivista Domus in quegli anni, comprende e pubblica le ricerche sull’evoluzione della cellula abitativa di Salvati e Tresoldi, valorizzandone anche il metodo di lavoro, basato sul principio dell’interdisciplinarità, sulla collaborazione tra architetti, artisti, artigiani e industrie dell’arte.

Parallelamente al racconto delle ricerche su architettura e design di Salvati e Tresoldi, la mostra di Saporiti Italia dedica una importante sezione alla riedizione della storica seduta Miamina (Menzione d’Onore al Premio Compasso d’oro nel 1985) in una versione inedita ispirata a 20 città nel mondo: Miami, Milano, Roma, Venezia, Parigi, Londra, Barcellona, Berlino, Montecarlo, New York, Los Angeles, Dubai, Riyadh, Lagos, Singapore, Shanghai, Pechino, Hong Kong, Tokyo, Sydney.

I teli delle poltrone dedicate alle “Saporiti Cities” sono realizzati dal laboratorio d’arte Fosca Milano con preziosi tessuti, filati, intrecci e ricami, che si ispirano alle caratteristiche di ognuna della città dove Saporiti Italia ha realizzato importanti progetti do arredo.

La mostra “Art Colors Design” è accompagnata da un catalogo edito da Quodlibet in italiano e in inglese.

Salvati & Tresoldi per Saporiti Italia

Negli anni ’80, Salvati e Tresoldi creano per Saporiti Italia alcuni oggetti estremamente importanti per il successo commerciale dell’azienda e la avvicinano al mondo dell’arte, in particolare con la mostra “Moderno & Moderno” alla Galleria del Milione e con la mostra “Saporiti & Missoni” alla Rotonda della Besana.

Le sedie Omaggi – diretti riferimenti alle opere di Arp, Balla, Fontana, Paladino, Malevich, Warhol – la poltrona Miamina – un telo su cui “dipingere” con la massima creatività – il tavolo Geometric – da smontare e appendere al muro come un quadro – sono alcuni degli esempi più interessanti di questa ricerca riferita al mondo dell’arte.

La mostra Moderno & Moderno, curata da Salvati e Tresoldi con Riccardo Barletta, inaugurata alla Galleria del Milione a Milano nel Febbraio del 1983 è un punto fondamentale del percorso di crescita culturale dell’azienda di Besnate:

35 oggetti di design della Saporiti Italia, vengono accostati ad altrettante opere d’arte realizzate da maestri assoluti dell’arte contemporanea italiane, fra cui Alberto Burri, Giuseppe Capogrossi, Lucio Fontana, Piero Manzoni, Fausto Melotti, Mario Merz, Mimmo Paladino, Michelangelo Pistoletto, Mario Schifano, Cy Twombly, Gilberto Zorio e molti altri.

Una mostra assolutamente innovativa e sorprendente, per mostrare come il rapporto tra i linguaggi dell’arte e del design, pur autonomi e differenti, potessero contribuire al superamento dell’architettura della razionalità, verso l’architettura della fantasia.

“Il lavoro e i riferimenti di Salvati e Tresoldi al mondo dell’arte, così importanti e innovativi per il design in quegli anni, sono in perfetta sintonia non solo con la ricerca progettuale della Saporiti Italia di oggi, ma anche con le attività culturali, sociali e promozionali che dai primi anni 2000 ed ancora oggi la Saporiti Italia propone attraverso la collaborazione e il sostegno di musei, enti culturali e artistici”, afferma Raffaele Saporiti, Presidente di Saporiti Italia.

La poltrona Miamina

La poltrona pieghevole Miamina di Saporiti Italia è nata nel 1984 come rivisitazione della “Tripolina”, la seduta pieghevole in legno e tessuto utilizzata dall’esercito britannico nelle campagne d’Africa sin dal 1800, già ridisegnata negli anni ’30 da Bonet, Kurchan e Ferrari (BKF/Butterfly) ed in seguito, nel 1995, da Magistretti (Kenia).

La versione del 1984 di Salvati e Tresoldi per la Saporiti Italia prende in nome dallo showroom Saporiti Italia di Miami, in cui viene presentata e lanciata sul mercato.

La Miamina si caratterizza per una struttura meccanica piuttosto avanzata e per l’estrema originalità del telo di seduta.

Le aste in acciaio cromato o verniciato che formano la base e il sostegno per la seduta, sono collegate per mezzo di un complesso giunto in fusione di ghisa, che permette di piegarle e raccoglierle. Il telo della seduta è realizzato con i tessuti e le pelli multicolori della collezione Saporiti Italia, oppure con i tessuti creati per Saporiti Italia da Ottavio e Rosita Missoni, con le pelli stampate a rilievo di Guido Pasquali, o con le pelli intrecciate di Gegia Bronzini.

Oltre a queste varianti, proprio per la linearità e versatilità del suo telo, la Miamina è stata anche realizzata in edizioni speciali per varie occasioni ed eventi, in particolare nel 1990 per la Piramide-Laboratorio di Ricerca del CNR “EV-K2-CNR”, al campo base dell’Everest/K2.

Una Miamina originale del progetto EV-K2-CNR sarà presentata al museo ADI, insieme a materiale fotografico e storico originale appena giunto in Italia dal piramide-laboratorio, ancora attiva in Nepal.

La Miamina, Menzione d’Onore al Premio Compasso d’oro del 1985, è stata presentata dall’ADI nella mostra Take Your Seat al Salone del Mobile di Milano del 2021.

Da Cambi un’asta benefica per le edizioni speciali della Miamina

Come già avvenuto nel 2022 per le 100 poltroncine “Jumbo” disegnate da Alberto Rosselli e rieditate da Saporiti Italia in occasione della mostra ‘100+1’ all’ADI Design Museum, anche quest’anno Saporiti Italia realizza una serie speciale di oggetti che sarà venduta da Cambi Casa d’Aste a fini benefici.

La protagonista dell’asta è questa volta la poltrona Miamina, in una versione dedicata a 20 città dove la Saporiti Italia ha realizzato importanti “progetti contract”.

Ognuna delle 20 poltrone Miamina ispirata alle “Saporiti Cities” e prodotta in un unico esemplare numerato e firmato dal laboratorio d’arte Fosca Milano, sarà venduta all’asta da Cambi in contemporanea con la mostra “Art Colors Design”.

Il ricavato dell’asta verrà utilizzato dalla Saporiti Italia per sostenere e promuovere le attività del Centro Studi e Ricerche Sergio Saporiti e, in particolare, per valorizzare la conoscenza e lo sviluppo del design industriale, dell’architettura, delle professioni dell’arte e della creatività.