Puppy è una scultura realizzata nel 1992 dell’artista americano Jeff Koons, noto per le sue allegre statue pop tra le quali il Balloon Dog (venduto per 58,4 milioni di dollari nel 2013).
Alta 13 metri, rappresenta un cucciolo di cane di razza West Highland Terrier, ed è formata da una stuttura in acciaio inox decorata da decine di migliaia di fiori dalle numerose varietà tra cui calendule, begonie, petunie e lobelie, acquisita nel 1997 dalla fondazione Fondazione Solomon R. Guggenheim ed installata nell’area esterna dell’omonimo museo di Bilbao.
Per la sua particolarità quindi, questa scultura può essere definita dinamica, cambiando di stagione in stagione: begonie e petunie in primavera e in estate, viole del pensiero in inverno, non è mai esattamente uguale due volte.

Ultimamente Koons ha pensato di operare un’altra variazione di Puppy: una mascherina a base di fiori. L’aggiunta è stata fatta in risposta alla pandemia COVID-19 che ha modificato radicalmente la vita dei cittadini di tutto il mondo e serve a ricordare che la politica di salute pubblica può salvare vite umane.
“È un onore che Puppy possa comunicare l’importanza di indossare una maschera durante questo periodo di pandemia COVID-19”, ha detto Koons in un comunicato stampa. “Un residente di Bilbao mi ha inviato una lettera chiedendomi se Puppy potesse indossare una maschera, ed ho pensato fosse un’idea meravigliosa. Sono entusiasta del fatto che il Museo sia d’accordo in quanto ora Puppy, adornato da una mascherina di fiori bianchi e blu, può comunicare l’importanza di indossare una maschera per proteggersi dalla diffusione del COVID-19.
“Uno degli atti più importanti che possiamo fare gli uni per gli altri durante questa pandemia è condividere informazioni su come possiamo proteggerci a vicenda. Posso immaginare che Puppy abbia apprezzato tutto l’amore mostrato nei suoi confronti ed è felice di comunicare sicurezza e benessere per i cittadini di Bilbao e del mondo “.
Direttore editoriale di No#News Magazine.
Viaggiatore iperattivo, tenta sempre di confondersi con la popolazione indigena.
Amante della lettura, legge un po’ di tutto. Dai cupi autori russi, passando per i libertini francesi, attraverso i pessimisti tedeschi, per arrivare ai sofferenti per amore, inglesi. Tra gli scrittori moderni tra i preferiti spiccano Roddy Doyle, Nick Hornby e Francesco Muzzopappa.
Melomane vecchio stampo: è chiamato il fondamentalista del Loggione. Ama il dramma verdiano così come le atmosfere oniriche di Wagner. L’opera preferita tuttavia rimane la Tosca.